In una registrazione video del 2010, Lia Pinna Pintor ha raccontato al nipote Corrado Iannelli la sua “vita da staffetta”. La registrazione è stata di recente trascritta in un libretto stampato a cura della figlia Mariolina Bertini, che gentilmente ne ha concesso la pubblicazione in queste pagine.

Naturalmente antifascista tanto da non saper dire quando ha cominciato a esserlo, avvicinatasi al partito comunista tramite il cugino Giaime Pintor, Lia svolge militanza attiva a Torino insieme al fratello Plinio. Nell’ottobre del ’44 Plinio deve abbandonare precipitosamente Torino: si nasconde qualche giorno a Torre Pellice, per raggiungere poi le formazioni garibaldine della Val Luserna.

Comincia allora per Lia quella che lei stessa chiama “la mia vita da staffetta”: su e giù tra Torino, Pinerolo e Val Luserna a portare armi, documenti falsi e stampati; fin che possibile in bicicletta poi, quando i tedeschi mangiano la foglia e adottano la misura di requisire le biciclette, a piedi. “Questo andare a piedi fino a Pinerolo l’ho fatto diverse volte, con molta naturalezza, come se fosse una cosa normalissima. Ci mettevamo parecchie ore però avevamo delle buone gambe, eravamo giovani e potevamo farlo.”

A novantadue anni, tale era la sua età al momento dell’intervista, Lia ricorda certo i momenti atroci e paurosi di quell’esperienza, ma ricorda anche stati d’animo che potremmo dire prossimi all’entusiasmo e situazioni surreali che la fanno ancora ridere di gusto. Le parole che evoca nel ricordare il comizio di Togliatti nella Torino appena liberata, e che chiudono il racconto, testimoniano di uno spirito libero e valgono quanto un intero tomo di storia.

Affascinante.

 

 

Nota biografica
Lia Pinna Pintor era nata a Torino il 9 luglio del 1918. Suo padre era il ginecologo Arturo Pinna Pintor; sua madre, Anita Palumbo, era siciliana. Dopo aver frequentato il liceo classico Alfieri, Lia si laureò a Torino in Lettere classiche, con Augusto Rostagni, il 10 novembre 1941. Suo cugino Giaime Pintor le fece poi tradurre per Einaudi le Considerazioni sulla storia di Nietzsche, n. 17 dell’Universale Einaudi (1943). Tra i suoi amici di questo periodo, Lisa Giua (poi Lisa Foa), Carlo, Sandro e Virginia Galante Garrone, Emanuele Artom. Tra il 1943 e il 1945 Lia è stata un’attiva militante della Resistenza, al fianco del fratello Plinio. Nel 1945 ha sposato lo storico dell’arte Aldo Bertini. Per tutta la vita ha coltivato alcune passioni, in particolare la lettura dei classici latini e lo studio del pianoforte. È scomparsa il 15 dicembre del 2022.