Storia & storie

La pastasciutta era antifascista ed era un’americanata

2024-07-16T02:04:41+02:0016 Luglio, 2024|ANPI Val Pellice, In evidenza, Storia & storie|

Della pastasciutta che la famiglia Cervi offrì sulla piazza di Campegine per festeggiare la caduta di Mussolini, quello che la storia ha ritenuto è la potenza simbolica del gesto: festeggiare la caduta del duce e festeggiarla collettivamente, nella piazza delle adunate fasciste; affermare lo stretto legame fra fame e fascismo e saziare la fame nel

Il reparto motorizzato della Cheto Zoppi

2024-06-28T22:57:43+02:0028 Giugno, 2024|ANPI Val Pellice, In evidenza, Memoria, Storia & storie|

Questi sono partigiani della squadra di Cheto Zoppi, formazione della V Divisione GL. Sono in posa a San Secondo di Pinerolo nei giorni della Liberazione. A ottant’anni di distanza il significato di questa fotografia non è del tutto evidente, per coglierlo dobbiamo sapere qualcosa che concerne la bicicletta. Ecco quanto Giulio Giordano, che della V

Foto di Gruppo

2024-06-25T08:49:35+02:0024 Giugno, 2024|ANPI Val Pellice, In evidenza, Memoria, Sezione Torre Pellice, Storia & storie|

Del "Gruppo dei Ventuno", una delle prime formazioni partigiane della Val Pellice che ebbe come epicentro la borgata dei Chabriols tra Torre Pellice e Villar Pellice, la sezione ANPI di Torre conserva tre fotografie chiaramente attribuibili. Nelle prime due, scattate nella stessa occasione, sono fotografati una trentina di partigiani armati in posa di gruppo, l'una

Aimaro Isola, l’architetto del Faro di Prarostino racconta…

2024-06-16T10:58:55+02:0016 Giugno, 2024|ANPI Val Pellice, In evidenza, Storia & storie, Testimonianze|

Quando Barbato nel dopoguerra gli propose di lavorare all'idea di un monumento alla Resistenza nel Pinerolese forse si aspettava la statua di un partigiano con la bandiera; ma Aimaro Isola, il ragazzino dei Malingri di Bagnolo che lui scherzosamente chiamava "il mio più giovane garibaldino", diventato architetto, lo convinse a "mettere delle pietre una sopra

Ecco dove vanno i partigiani

2024-07-01T08:18:57+02:0013 Giugno, 2024|ANPI Val Pellice, Memoria, Storia & storie|

Molte cose ci portano a ritenere che questa fotografia appartenente al fondo della sezione di Torre Pellice ritragga una formazione partigiana in alta Val Pellice nell'estate del 1944. Ci si chiedeva dove si trovasse di preciso, dove fosse diretta, e ci sembrava che la risposta non dovesse essere difficile per un buon conoscitore della valle,

“Con quegli occhi non può essere una partigiana”

2024-07-05T07:33:46+02:001 Giugno, 2024|ANPI Val Pellice, Storia & storie, Testimonianze|

Ermelinda Da Giau, "Linda",  staffetta della I Divisione Garibaldi, racconta la sua storia e la storia del fratello Giuseppe, portaordini nella stessa divisione catturato a Bricherasio il 19 marzo 1944. Linda faceva la spola tra Torino e Biella per conto del comando delle formazioni garibaldine del Piemonte: portava documenti e soldi, soprattutto soldi. Oltre alle

Corri, Dante, corri..!

2024-06-06T12:32:23+02:0031 Maggio, 2024|ANPI Val Pellice, In evidenza, Storia & storie|

"Quando scese a Bricherasio per prendere la coincidenza per Pinerolo, Dante era tranquillo; da quasi sei mesi faceva il portaordini di quella che era appena diventata la 4^ Brigata “Cuneo” che operava tra Bagnolo, Barge, la val Po e il cuneese, e forte del suo lasciapassare di tecnico Fiat non aveva mai incontrato problemi, né

Partigiani meridionali, scelte di testa e scelte di cuore

2024-06-13T09:21:13+02:0025 Maggio, 2024|ANPI Val Pellice, Storia & storie|

Erano 7922 i partigiani in azione in Piemonte provenienti dalle sei regioni del sud: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Sardegna e Campania. Sono dati dell’Istituto Storico della Resistenza di Torino, approssimati per difetto piuttosto che per eccesso: abbastanza per contraddire il luogo comune che vuole che la Resistenza sia stato un fatto del nord. Non si

Unica donna in una camionata di uomini

2024-06-12T17:42:46+02:0022 Maggio, 2024|ANPI Val Pellice, Storia & storie|

  Questa è una formazione della Brigata Val Germanasca della V Divisione GL alla liberazione di Pinerolo; sul cassone del camion, al centro, sorridente, Domenica “Gina” Saracco, unica donna in una camionata di uomini. Entrare nella Resistenza per una donna voleva dire anche affrontare il dato di fatto di venirsi a trovare attorniata quasi esclusivamente

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