Nato a Villar Pellice il 18 febbraio 1927, caduto a Villar Pellice il 28 giugno 1944.
Dove si trova la lapide
Comune:
Villar Pellice
Località:
ponte per la Comba dei Carbonieri
Note: sulla SP 161 direzione Bobbio Pellice, all'altezza del ponte per la Comba dei Carbonieri sulla sinistra subito dopo la diramazione a fianco di una tettoria per la fermata del pullman.
Cenni storici
Così racconta Attilio Jalla nel suo "La valle del Pellice sotto il peso dell'oppressione", editrice L'Alpina, pubblicato subito dopo la Liberazione.
Il 27 giugno [...] reparti tedeschi e repubblicani giunsero improvvisamente al Villar per un’azione di polizia. Nulla di sospetto fu trovato. Proseguirono per Bobbio con lo stesso scopo e con lo stesso risultato. Sul ritorno, verso via Furca, si scontrarono con una formazione partigiana. Vivace scambio di colpi. Ne risultò ferito gravemente il partigiano Silvio Bouissa, giovanetto del 1927, che, portato all’Ospedale Valdese, vi morì l’indomani.
Il 30 giugno, verso le 11, mentre al cimitero del Villar si svolgeva la cerimonia funebre del caduto, tra l’intensa commozione della folla dei compagni e del popolo, ad un tratto la funzione fu interrotta da un vero e proprio bombardamento aereo. Alcuni, velivoli tedeschi, dopo aver sostenuto nel cielo di Villanova un breve combattimento con aeroplani inglesi, si precipitarono sulla valle, ed abbassatisi con ampie evoluzioni, gettarono otto bombe nei pressi di Bobbio; poi subito s ’allontanarono velocissimi verso la pianura, sgranando ancora qualche raffica di mitragliatrice.
Grande spavento nel pubblico. Vi fu chi attribuì al fatto persino il significato di rappresaglia contro la cerimonia del funerale, quale manifestazione di solidarietà e di simpatia del popolo verso i partigiani.. Per fortuna il danno risultò relativamente limitato. Nessuna casa d ’abitazione fu colpita. Non vi furono vittime. Una bomba cadde a pochi metri dalla Villa Principe, quartier generale dei partigiani ; le altre fra Bobbio e Villar, al di qua e al di là del torrente Subiasco. Qualche albero schiantato, qualche danno ai fabbricati vicini. Non altro.