Nato a Barge il 9 luglio 1920, caduto al Ponte di Bibiana il 4 giugno 1944.

Dove si trova la lapide

Comune:

Bricherasio

Località:

Via Roma

Note: nel cortile delle scuole, in via Roma, la prima panchina venendo da piazza Santa Maria, la placca è visibile dal marciapiede sul basamento sotto la seduta

Comune:

Campiglione Fenile

Località:

Ponte sul Pellice

Note: Attraversato il Pellice direzione Bibiana, a destra all'estremità del ponte, a lato del cancello di Morina Pietre.

Cenni storici

Tra aprile e maggio del 1944 per sfuggire alla coscrizione nell’esercito della Repubblica Sociale, Paolo Orfait, familiarmente Paolin, si era unito al gruppo di partigiani che faceva base a Pian Moré, in un vallone laterale del torrente Chiamogna sulle alture tra la Vaccera e Prarostino.

Il gruppo era comandato da Luigi "Meo" Demaria, e compiva azioni volte principalmente a bloccare i collegamenti ferroviari con la Val Pellice e la Val Po. All’epoca Bricherasio era un piccolo snodo ferroviario tra le due valli.

Domenica 4 giugno 1944 Paolin è di corvée con parte della squadra in territorio di Campiglione; è così che venivano chiamate le operazioni di rifornimento in viveri, che venivano sempre pagati al prezzo di mercato. La giornata è tranquilla, l’atmosfera tanto distesa che la squadra per un attimo deroga alle regola di sicurezza e si fotografa in bella posa. Al rientro, nascoste le provviste in una cascina, è presa decisione di fermarsi a far cena nella trattoria al ponte di Bibiana, e a Paolin da buon ultimo arrivato viene dato il compito di stare di guardia per avvertire di imprevisti. Paolin si apposta davanti a un deposito di pietre sulla destra orografica del torrente, al di là del ponte che dalla strada di fondovalle porta a Bibiana e Cavour.

Allertate da una segnalazione, le SS italiane di stanza a Bricherasio accorrono al ponte e approfittando dell’andirivieni provocato dall’arrivo di un treno, colgono di sorpresa Paolin.

Ferito gravemente alle gambe, Paolin viene legato al paraurti di una macchina, portato fino a Bricherasio e lasciato su una panca di pietra davanti alla caserma delle SS, l’edificio attualmente sede delle scuole elementari. Lì verrà ucciso con un colpo di baionetta da quella stessa persona che aveva dato l’allarme.